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Endometriosi: controllare i sintomi con l'alimentazione e lo stile di vita

Aggiornamento: 25 giu 2023

L'endometriosi è una patologia cronica che consiste nella presenza di tessuto endometriale, il tessuto che riveste la superficie interna dell'utero, al di fuori di esso in altre aree del corpo.

I sintomi possono variare sia come intensità sia come tipologia, ma un elemento che la caratterizza è uno stato di infiammazione sia cronico che acuto.

Ecco perché un'alimentazione adeguata aiuta a tenere sotto controllo la sintomatologia.


Pochi omega 6: l'infiammazione è un elemento comune della patologia,quindi è utile ridurre i cibi ricchi di omega 6, precursori delle molecole infiammatorie: oli vegetali di mais, di soia, di semi vari e margarine. Questi grassi sono molto usati dall'industria alimentare e quindi si possono trovare nei prodotti confezionati.


Attenzione allo zucchero: per non supportare i processi infiammatori evitare di consumare troppo zucchero, sia aggiunto alle bevande, sia nascosto nei prodotti dolci.


Rinforzare la risposta antinfiammatoria e contemporaneamente rinforzare la risposta antinfiammatoria dell'organismo, arricchendo la dieta con cibi ricchi di Omega 3: pesce grasso come salmone, sgombro, acciughe, noci, semi di lino e di chia. Metteteli in tavola almeno due volte a settimana.


Mantenere l'intestino in salute: chi soffre di endometriosi ha spesso gli stessi sintomi intestinali di chi soffre di sindrome del colon irritabile, con meteorismo, stipsi e/o diarrea per questo la salute della flora batterica è fondamentale, si può assicurare con una terapia probiotica e prebiotica ciclica.


No esclusione non motivate: per contrastare l'aria nella pancia, che di per sé causa di dolore addomino pelvico cronico che si somma a quello legato alla patologia, si può valutare se glutine e lattosio danno problemi di meteorismo; entrambi vanno esclusi dalla dieta solo in caso di celiachia, gluten sensitivity o positività al breath test del lattosio, ovvero quando ci sia una necessità oggettiva. Nella dieta quotidiana però si possono scegliere i cereali che naturalmente non contengono glutine, come quinoa, mais e riso, e latticini a basso contenuto di lattosio e valutare se i sintomi migliorano .


La soia non fa per noi :non esagerate con il consumo di soia: contiene fitoestrogeni che si aggiungono alla concentrazione gli estrogeni circolanti già aumentata, ed è fonte di acido fitico, costituente anche del frumento, che aggrava i sintomi dell'endometriosi.


Limitare la caffeina: attenzione alla caffeina poiché sembra peggiorare i crampi addominali: non superare le tre tazzine di espresso al giorno e ricordarsi che la caffeina si trova anche nel tè; privilegiare quindi tè rosso, tè bianco, oltre alle tisane.


Fare il pieno di antiossidanti: mangiare ogni giorno frutta e verdura in abbondanza, preferendo alimenti ricchi di vitamina A, C ed E, coinvolte nella risposta immunitaria: kiwi, agrumi, peperoni, spinaci e vegetali a foglia verde scuro. E scegliere di condire con olio extravergine d'oliva, Fonte preziosa di vitamine e antiossidanti.


A tutto magnesio: il magnesio aiuta a rilassare la muscolatura liscia e può quindi aiutare a ridurre i crampi: introdurre l'abitudine di mangiare qualche mandorla, semi di zucca come spuntino.


Bere alcolici con moderazione: l'alcool non è un amico dell' endometriosi, limitarne la quantità e le occasioni di consumo.


Muoversi :cercare di dedicare regolarmente tempo ad una moderata attività sportiva: camminare praticare yoga o tai chi

aiutano a controllare il dolore mestruale

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