La carenza di vitamina D compromette in modi diversi la mineralizzazione ossea, il che contribuisce allo sviluppo di malattie come il rachitismo, nei bambini, e l'osteomalacia e l'osteoporosi, negli adulti. Tuttavia, l'ipovitaminosi D non si limita a questo: recentemente, infatti, gli esperti hanno evidenziato che la sua presenza è associata a un aumento non trascurabile del rischio cardiovascolare e della predisposizione a malattie, quali diabete, ipertensione, dislipidemie e sindrome metabolica. Alla luce di ciò, quindi, è possibile affermare che, se un tempo la vitamina D era associata esclusivamente alla salute ossea, oggi – grazie a nuove conoscenze in campo scientifico – risulta essere importante anche per molti organi e tessuti corporei diversi dal tessuto osseo, in particolare a livello cardiovascolare.
Quali sintomi caratterizzano la carenza di vitamina D?
La carenza di vitamina D è una condizione alquanto subdola, in quanto tende a palesarsi (con una certa sintomatologia) solo nel momento in cui i livelli di vitamina D sono davvero molto bassi. Detto questo, in un individuo, la carenza di vitamina D sintomatica può causare:
Dolore alle ossa;Dolore alle articolazioni;Debolezza muscolare;Disturbi da fascicolazione muscolare;Ossa fragili, che tendono a deformarsi, nei soggetti di giovane età, o a rompersi facilmente, nei soggetti adulti;Difficoltà a pensare in modo chiaro;Stanchezza ricorrente.
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