La celiachia è un’enteropatia infiammatoria, con tratti di auto-immunità, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti.
Nelle persone geneticamente predisposte, le cellule del sistema immunitario attaccano la mucosa del duodeno, arrivando gradualmente a distruggere i villi intestinali che sono le strutture responsabili dell’assorbimento di nutrienti e minerali. Questo danno determina, nei casi più gravi, una sindrome da malassorbimento e uno stato di malnutrizione.
La celiachia può manifestarsi a qualunque età e con segni e sintomi estremamente variabili per intensità e per localizzazione. La malattia celiaca classica si manifesta con la tipica sintomatologia intestinale ma sono ormai riconosciute forme di celiaca atipiche caratterizzate da un corteo sintomatologico definito extra-intestinale, in quanto non riconducibile all’intestino ma ad altri distretti anatomici. Tra i vari sintomi extra-intestinali annoveriamo le manifestazioni osteoarticolari e quelle che interessano la cavità orale nel suo insieme (mucosa orale, lingua, saliva e denti, definitivi e decidui). Tuttavia non sono ancora noti i fattori che scatenano la malattia dopo anni di tolleranza al glutine.
Frequenza
La celiachia colpisce circa l’1% della popolazione. Dai dati raccolti risulta che in Italia i celiaci siano 241.729, di cui 73.344 maschi (30%) e 168.385 femmine (70%). La celiachia è una patologia autoimmune con predisposizione genetica che colpisce prevalentemente la popolazione femminile e se non trattata con la dieta nelle donne aumenta il rischio di sviluppare disturbi della fertilità (es. amenorrea, menarca tardivo, menopausa precoce, dismenorrea, endometriosi) e complicanze in gravidanza (es. poliabortività, ritardo di crescita intra-uterino, prematurità)
NB: una possibile manifestazione della celiachia sono i disturbi ( prurito , bruciore , eritema ) e le infiammazioni vulvari
Fonte: salute.gov.it
Comments