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tumori e screening

Aggiornamento: 25 giu 2023

Il tumore più frequente tra le donne è quello della mammella. Questo tumore rappresenta il 30% di tutte le neoplasie, seguito da quello del colon-retto, del polmone, dell'endometrio e della tiroide (I numeri del cancro in Italia 2022). Il report stima in Italia per l’anno 2022 circa 55.700 nuove diagnosi di tumore nelle donne, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2020.

La prevenzione dei tumori nella donna prevede l'esecuzione di 3 screening ed è una delle priorità del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.

Tumore della mammella

Ci sono diversi tipi di tumore al seno, che possono svilupparsi in diverse parti del seno. Una prima importante distinzione può essere fatta tra forme non invasive e forme invasive. Le forme non invasive, dette anche carcinoma in situ, si sviluppano nei dotti e non si espandono al di fuori del seno. Difficilmente questa forma dà luogo a noduli palpabili al tatto, più spesso viene identificata attraverso la mammografia. La più comune forma di carcinoma in situ è il carcinoma duttale in situ. Il cancro al seno invasivo ha la capacità di espandersi al di fuori del seno. La forma più comune è il carcinoma duttale infiltrante, che rappresenta circa i 3/4 di tutti i casi di cancro della mammella. Il cancro al seno può diffondersi ad altri organi, in genere attraverso i linfonodi. Raramente dà dolore. Spesso il primo sintomo riconoscibile è un nodulo o un’area ispessita nel seno. Per fortuna la maggior parte dei noduli, circa il 90% non sono forme tumorali.

Grazie allo screening migliora la diagnosi e si riduce la mortalità

Secondo i dati Istat 2018 il carcinoma mammario ha rappresentato con 13.076 decessi, la prima causa per tumore nelle donne. Dalla fine degli anni novanta si osserva una continua tendenza alla diminuzione della mortalità per carcinoma mammario (-0,8% annuo), attribuibile alla maggiore diffusione dei programmi di diagnosi precoce, e quindi all’anticipazione diagnostica, e anche ai progressi terapeutici.

La prevenzione è importantissima. Lo screening per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e si esegue con una mammografia ogni 2 anni.

In alcune Regioni si sta sperimentando lo screening tra i 45 e i 74 anni. I programmi organizzati di screening prevedono che l’esame venga eseguito visualizzando la mammella sia dall’alto verso il basso che lateralmente. Una maggiore accuratezza nella diagnosi si ottiene con la valutazione della mammografia effettuata separatamente da 2 medici radiologi. In caso di un sospetto, al primo esame seguono approfondimenti e, se necessario, il trattamento chirurgico. Negli ultimi anni proprio il rilievo di cancri circoscritti ha consentito di ricorrere alla chirurgia conservativa (quadrantectomia). Più del 57% delle donne invitate accetta questa opportunità di salute (anche se in modo difforme tra le varie aree del Paese) .

Per approfondire

  • scheda Tumore della mammella

  • pagina Screening per il cancro del seno

  • progetto "In seno alla salute"

  • Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT)

  • Incontradonna Onlus - Campagna Frecciarosa

Tumore del colon-retto

Il cancro del colon-retto rappresenta la seconda neoplasia nelle donne e la terza negli uomini.

La sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è del 65% negli uomini e 66% nelle donne, sale rispettivamente al 77% e al 79% se consideriamo la probabilità di vivere ulteriori 4 anni dopo aver superato il primo anno dalla diagnosi. (Fonte: I numeri del cancro in Italia 2022).

Il tumore è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che riveste l’ultima parte dell’intestino.

La neoplasia è spesso conseguente ad una evoluzione di lesioni benigne (polipi adenomatosi) della mucosa dell’intestino, che nel tempo si trasformano in forme maligne. I sintomi iniziali sono rappresentati dalla presenza di sangue nelle feci e da una modificazione persistente delle evacuazioni intestinali.

Migliora l'adesione allo screening

Aderire ai programmi di screening è molto importante perché significa avere la possibilità di individuare i tumori quando sono ancora in fase iniziale, prima che si manifestino con sintomi.

Il test di screening utilizzato nella quasi totalità dei programmi di screening è il test del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni; una piccola parte di essi utilizza la rettosigmoidoscopia, eseguita una sola volta all’età di 58-60 anni.

Nel caso il test di screening per la presenza di sangue occulto nelle feci sia positivo, o risulti positiva la rettosigmoidoscopia, i programmi di screening prevedono l’esecuzione di una colonscopia di approfondimento, che permette di esaminare l’intero colon retto. Oltre a essere un efficace strumento diagnostico, la colonscopia è anche uno strumento terapeutico perché, nel caso della presenza di polipi, consente di rimuoverli nel corso della stessa seduta.

Per approfondire

  • scheda Tumore del colon-retto

  • pagina Screening per il cancro del colon-retto


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